Fino a che punto l’uomo, grazie alla scienza e alla tecnologia, può migliorare se stesso, allungandosi la vita e potenziando le proprie funzioni fisiche e mentali? Il libro cerca di rispondere a questa domanda in sette capitoli. Nel primo e nel secondo si parla del sogno dell'immortalità e della possibilità di raggiungere quei 120 anni di vita inscritti nel genoma umano. Nel terzo capitolo si affronta il tema del miglioramento dell’aspetto fisico e del potenziamento delle capacità mentali, illustrando le possibili conseguenze di queste applicazione su vasta scala. Nel quarto e quinto si illustrano gli scenari della comunicazione globale, i rischi e le possibili contromisure da prendere. Nel sesto e settimo capitolo si accenna agli scenari possibili del post-umano e si analizzano le conseguenze, sul piano morale e teoretico, di ciò che gli autori considerano un atto di delega alla tecnologia. Il libro, con brevi citazioni di autori classici e moderni, ha alcune illustrazioni di opere originali degli artisti Luigi Battisti e Fabrizio Bosco.
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Fino a che punto l’uomo, grazie alla scienza e alla tecnologia, può migliorare se stesso, allungandosi la vita e potenziando le proprie funzioni fisiche e mentali?
Introduzione.- 1 Quel dannato orologio biologico.- 2. Centovent’anni da leoni.- 3 E l’uomo creò l’uomo.- 4 La Creatura Planetaria.- 5 Conclusioni.
Non potendo conseguire l’immortalità, gli umani cercano ostinatamente di prolungare la vita e di potenziare le proprie capacità fisiche e mentali, ricorrendo sempre più alla scienza e alla tecnologia. Il libro illustra questi tentativi, che preludono all’avvento di un nuovo stadio dell’umanità, di un “post-umano” che, grazie alle pratiche della bioingegneria e alle tecnologie della mente, potrebbe presentarsi in forme inedite: individui migliorati nell’aspetto fisico, nella salute e nella longevità, oppure simbionti di uomo e di macchina, robot e cyborg, oppure componenti di una smisurata “creatura planetaria” dotata di capacità mentali senza precedenti, sede di una vasta intelligenza connettiva e deposito sterminato di conoscenze. Si tratta di un potente atto di delega tecnologica dalle conseguenze non tutte positive e in parte imprevedibili. I possibili scenari del post-umano sono analizzati sotto il profilo teorico, sociale ed etico, e se ne mettono in luce i possibili rischi. I cinque capitoli del libro sono corredati da alcuni racconti, da frequenti citazioni di autori classici e contemporanei e da illustrazioni di opere originali di Luigi Battisti e Fabrizio Bosco.
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Spiegazioni su come e perché ci trasformeremo in esseri superiori, potenti, quasi immortali, telepatici, col solo aiuto di scienza e tecnologiaIl volume è arricchito da racconti inediti di Giuseppe O. LongoAll'interno dell’opera illustrazioni di opere originali create appositamente per "Homo immortalis" dai due artisti contemporanei Luigi Battisti e Fabrizio BoscoIncludes supplementary material: sn.pub/extras
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Produktdetaljer

ISBN
9788847020436
Publisert
2012-04-02
Utgiver
Vendor
Springer Verlag
Vekt
549 gr
Høyde
210 mm
Bredde
140 mm
Aldersnivå
Popular/general, P, 06
Språk
Product language
Italiensk
Format
Product format
Heftet

Biographical note

Giuseppe O. Longo, professore emerito all’Università di Trieste (teorico dell’informazione, traduttore, divulgatore, scientifico, narratore, drammaturgo e attore), s’interessa della comunicazione in tutti i suoi aspetti. Tra i suoi saggi: Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura (Laterza, 1998), Homo Technologicus (Meltemi, 2001), Il simbionte (Meltemi, 2003), Il senso e la narrazione (Springer, 2008), Il gesuita che disegnò la Cina (Springer, 2010); tra i suoi romanzi: L’acrobata (Einaudi, 1994), La gerarchia di Ackermann (Mobydick, 1998), Di alcune orme sopra la neve (Mobydick, 2007).

Nunzia Bonifati, professore a contratto di Filosofia morale alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Tor Vergata” di Roma, studia l’intricata e complessa relazione tra essere umano e macchina. Giornalista scientifica, svolge da molti anni una intensa quanto appassionata attività pubblicistica, spaziando dall’arte alla salute, dalla scienza alla tecnologia. Ha scritto Et voilà i robot. Etica ed estetica nell’era delle macchine (Springer, 2010).